venerdì 20 febbraio 2015

La seconda guerra mondiale

Perché e quando scoppia la Seconda Guerra Mondiale La Germania spinta dal desiderio di rivincita, maturato alla fine del primo conflitto mondiale, continua la politica di riarmo, per imporre all’Europa ed al mondo un nuovo ordine sociale e politico. Francia ed Inghilterra non intervengono contro la Germania quando attua le prime annessioni: SAAR (1935), RENANIA (1936), ANNESSIONE DEI SUDETI (1938) e ANNESSIONE DELL’AUSTRIA, ma quando Hitler firma un patto di non aggressione con l’Unione Sovietica per potere attaccare l’Europa Occidentale senza un nemico alle spalle, a questo punto devono abbandonare la politica della pace e con la Polonia creano un’alleanza militare contro un eventuale attacco nazista. In estremo Oriente il Giappone, sostenuto dai grandi gruppi industriali e finanziari, porta avanti una politica autoritaria ed espansionistica e decide di allearsi con Germania e Italia. Ufficialmente il secondo conflitto mondiale inizia con l’invasione nazista della Polonia (1° Settembre 1939). Francia ed Inghilterra finalmente reagiscono e il 3 Settembre 1939 dichiarano guerra alla Germania. Che cosa succede nei primi anni di guerra dal 1939 al 1941 La Germania occupa Danimarca, Norvegia, Belgio, Olanda e Lussemburgo (Paesi tutti neutrali) per entrare in Francia da Nord, eludendo la linea difensiva MAGINOT. Il 14 Giugno 1941 i tedeschi occupano Parigi e controllano la Francia del Nord, mentre il Centro Sud è sotto il controllo del Governo filo nazista del maresciallo Pétain. L’Inghilterra, guidata da Winston CHURCHILL, invece resiste (Battaglia d’Inghilterra) nonostante sia bombardata a tappeto. Il 10 Giugno 1940 Mussolini, che inizialmente si era dichiarato non belligerante, entra in guerra a fianco della Germania contro la Francia; poco dopo firma il Patto Tripartito (Settembre 1940) con Germania e Giappone ed invade, senza successo, la Grecia . Per rimediare alla sconfitta italiana in Grecia, Hitler interviene in aiuto dell’Italia e conquista la penisola balcanica. Anche in Africa le operazioni vanno male per gli italiani: gli inglesi chiudono il canale di Suez e cacciano gli italiani anche dalla Libia costringendoli a ritirarsi. Nel Giugno 1941 il Fuhrer non rispetta il patto fatto con Stalin ed attacca l’unione Sovietica, il piano è denominato: “Operazione Barbarossa”, partecipa anche l’Esercito italiano con un corpo di spedizione chiamato AMIR. I sovietici evitano il più possibile le battaglie in campo aperto, così tedeschi ed italiani si addentrano in territorio russo fino ad arrivare alla città di Leningrado, che oppone una fortissima resistenza. A questo punto i sovietici contrattaccano costringendo tedeschi ed italiani ad una terribile ritirata, iniziando una logorante guerra di posizione. Alla fine del 1941 entrano nel conflitto anche gli Stati Uniti d’America dopo che i giapponesi, senza dichiarazione di guerra, hanno attaccato la base navale americana nel porto di Pearl Harbor (Isole Hawai). Che cosa succede nel biennio 1942 - 1943 Fra l’Agosto 1942 e la fine del 1943 le forze dell’Asse subiscono molte sconfitte. In Africa a El Alamein (Deserto Libico), successivamente gli americani sbarcano in Marocco ed Algeria per poi portare la guerra in Italia. Tedeschi ed italiani subiscono una disfatta a Stalingrado costringendoli a ritirarsi dalla Russia. I giapponesi hanno una fulminea espansione nel Pacifico arrivando a minacciare l’India, colonia Britannica, ma nel Dicembre 1943 le truppe americane-inglesi vincono nella battaglia navale delle Isole Salomone e Guadalcanal. Nell’estate del 1943, gli anglo-americani sbarcano in Sicilia vicino a Gela ed avanzano verso Nord; a questo punto: industriali, politici fascisti e monarchici chiedono a Re Vittorio Emanuele III° d’intervenire contro Mussolini. Il 25 Luglio 1943 lo stesso Gran Consiglio del Fascismo vota la sfiducia a Mussolini, che il giorno dopo viene fatto arrestare dal RE: al suo posto viene messo il maresciallo Pietro Badoglio. Cade così il Fascismo. Alla notizia della caduta di Mussolini, la popolazione è convinta che la guerra sia ormai finita. Badoglio tratta in segreto l’Armistizio con gli Alleati a Cassibile (Siracusa) che viene comunicato l’8 Settembre del 1943 via radio senza che l’Esercito avesse direttive. I tedeschi da alleati diventano nemici, intanto il Re e Badoglio fuggono a Brindisi che è già stata liberata dagli alleati, senza dare indicazioni. L’Esercito è allo sbando, chi viene catturato è deportato in Germania, gli altri tornano a casa o si uniscono ai Partigiani che avevano dato inizio nel Centro Nord alla Resistenza armata. Il Reparto che si trovava a Cefalonia in Grecia viene sconfitto e sterminato dai tedeschi. Mussolini , che era stato imprigionato in un albergo sul Gran Sasso, viene liberato dai tedeschi e costretto da Hitler a fondare la Repubblica di Salò sul lago di Garda. L’Italia era divisa in due: al Nord la Repubblica di Salò controllata dai tedeschi, al Sud il Regno di Vittorio Emanuele III° controllato dagli Alleati. L’Italia diviene un campo di battaglia tra tedeschi, angloamericani e formazioni partigiane. Tra il 28 Novembre e il 1° Dicembre 1943 Roosevelt, Churchill e Stalin s’incontrano a Teheran per decidere la strategia bellica finale e per discutere sull’assetto dell’Europa dopo la fine del conflitto. Come si organizza la Resistenza In molti Paesi europei: Italia, Francia, Jugoslavia, etc…., nascono movimenti di resistenza partigiana con lo scopo di liberare le Nazioni dai nazisti. I partigiani appartengono a diverse estrazioni sociali, suddivisi in Brigate, che prendono nomi diversi , a seconda dell’indirizzo politico. L’Organizzazione delle azioni è coordinata dai CLN (Comitati di Liberazione Nazionale) e le tecniche di combattimento sono quelle proprie della guerriglia. I tedeschi rispondono con feroci rappresaglie, rastrellamenti e massacri sulla popolazione civile,ricordiamo quelle di Marzabotto presso Bologna, Sant’Anna di Stazzema in Versilia, Boves presso Cuneo, Fosse Ardeatine a Roma. Le zone dell’Italia settentrionale, che vengono liberate dai partigiani nella primavera del 1944 prendono il nome di Repubbliche Partigiane. Come finisce la guerra L’avanzata degli alleati verso Nord dell’Italia incontra, nell’estate del ’44, la linea difensiva tedesca (linea Gustav) che andava dal Golfo di Gaeta nel Tirreno, alla città di Termoli sull’Adriatico. Qui rimasero bloccati per 6 mesi. Nel frattempo altre truppe alleate liberarono Roma e successivamente Firenze. A questo punto gli Alleati sono costretti a fermarsi perché i tedeschi avevano organizzato un’altra difensiva: la linea gotica, che univa il Tirreno dalle Alpi Apuane in Toscana, all’Adriatico vicino Pesaro. Il 6 Giugno 1944 gli alleati sbarcano in Normandia sulle coste francesi sotto il comando del Generale Eisenhower; mentre i sovietici sfondano le linee tedesche ad Est. Per la Germania la situazione era ormai disperata, i tedeschi dovevano ora difendersi su tre fronti : quello italiano, quello orientale e quello occidentale. Ormai certi della sconfitta Hitleriana nel Febbraio 1945 si ha la Conferenza di Yalta in Crimea fra: Stalin, Churchill e Roosevelt per discutere sull’assetto da dare all’Europa dopo che la guerra fosse finita. Il 25 Aprile 1945 l’Italia è libera, Mussolini che stava tentando la fuga in Svizzera, è stato catturato e fucilato da una formazione partigiana sul Lago di Como. Lo stesso giorno Americani e Russi occupano la Germania ed Hitler nel suo bunker sotterraneo si toglie la vita. Quando i sovietici fecero il loro ingresso nei lager si trovarono di fronte ad una tragedia difficilmente immaginabile che alcuni definirono in seguito “le tenebre della civiltà” per sottolineare l’assoluta inumanità. Il 7 Maggio 1945 la Germania firma la resa incondizionata. La guerra in Europa era finita. Mentre rimaneva il Giappone che resisteva ad oltranza utilizzando i Kamikaze, cioè piloti suicidi che si lanciavano con aerei carichi di esplosivo sulle navi nemiche. Il nuovo Presidente americano Truman decise di utilizzare la bomba atomica. Il 6 Agosto 1945 viene sganciata la prima bomba su Hiroshima e 3 giorni dopo la seconda a Nagasaki. Il 14 Agosto il Giappone firma la resa. La guerra era finita con circa 60 milioni di morti.